Innovazione attraverso riciclo e design
Il design è sempre più sensibile alle tematiche di riciclo e innovazione, proponendo prodotti che cercano di sdoganare letteralmente questo argomento facendolo diventare una buona regola di progetto, uno dei punti su cui lavorare con la stessa attenzione che si dedica alla forma, all’estetica ed alle finiture.
Retrofit è un progetto sviluppato da Studio Sovrappensiero e realizzato dall’azienda Manerba. Si tratta di prodotti che riutilizzano le giacenze degli arredi da ufficio ripensando a nuove funzionalità. Il prodotto consente di ridare vita allo scarto, permette di recuperare oggetti obsolescenti e di ridargli nuova vita e nuova estetica con grande carattere, contrastando peraltro l’immagine rigorosa ed impersonale che spesso ha il mondo dell’ufficio.
In Belgio, nella regione della Vallonia, esattamente a Boussu, il CID (Centro d’Innovazione e Design) che nasce sul sito archeologico del Grand-Hornu, ha ospitato un’esposizione dedicata alla crescita consapevole. Quali soluzioni propone il design per rendere cosciente la crescita economica contenendo lo scarto, riducendo il sovraccarico di materie e prodotti inutilizzati che creano volumi di spazzatura e giacenze di materie non più riciclabili? Le risposte arrivano da diversi designer portando progetti responsabili e consapevoli.
La “Cuisine low-tech, Biceps Cultivatus” è una delle risposte allo spreco di cibo. Questa piccola cucina è composta da tre moduli facili da montare, è economica e permette di gestire gli alimenti in modo diverso recuperando i saperi e i valori antichi. Una sacca piena di sabbia permette di conservare alcuni vegetali più a lungo, l’umidità prodotta dai vasi in coccio crea la giusta aerazione per altri prodotti, un sistema semplice di compostaggio permette di riutilizzare gli scarti ed usarli come fertilizzante, realizzando un piccolo orto domestico.
L’azienda Emeco con la collezione Su di Nendo pone l’accento su questo atteggiamento. Da sempre attenta alla tematica del riciclo, consumo consapevole delle materie prime e dell’energia, alla possibilità di fare più con meno. In giapponese la parola Su significa proprio semplice, senza decorazione e la collezione diventa un esempio di bellezza semplice e senza orpelli.
I materiali utilizzati sono quelli che da sempre Emeco studia e integra nei propri progetti; la durevolezza del prodotto è per l’azienda un dictat, le materie prime come il legno sono ricavate da fonti rinnovabili, l’alluminio è riciclato e riciclabile, il sughero viene lavorato senza danneggiare la pianta che lo produce, il cemento che normalmente viene prodotto con ripercussioni impattanti sull’ambiente è usato in una versione “light”, che prevede nell’impasto una parte di vetro derivante dallo scarto.
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